2 – MONCLER 1952 VERONICA LEONI | IL POTERE DEL DUALISMO

Veronica Leoni segue un processo di design in cui pensiero progressista e sensibilità nel processo di creazione degli abiti si incontrano e coesistono. Se l’incipit del suo lavoro è concettuale, il risultato è pratico e con un’attitudine spensierata. La sua nuova collezione 2 MONCLER 1952 donna è dominata dagli opposti: catturando il momento presente, la designer oscilla tra il bisogno innato di rassicurazione e l’urgenza istintiva di evasione. La collezione si fonda su questo dualismo, sulla bellezza che si scopre nel conflitto personale e nel contrasto continuo tra la sensazione di sicurezza e il desiderio di fuga. La collezione è ancorata ai valori autentici di Moncler, ma i codici del marchio sono sovvertiti e spinti verso una nuova immagine, estremamente femminile e pragmatica, esuberante ed essenziale, audace e spontanea.

La giacca stretta in vita, con cintura o profilo elastico, si indossa sulla gonna ampia, simbolo di una nuova attitudine che alterna la femminilità degli anni ‘50 ai contrasti e al dinamismo del presente.

Il look è personale, stratificato: un invito non convenzionale ad esprimere la propria individualità. I piumini sono declinati in lunghezze e tessuti differenti, dal corto al lungo, dal metallico all’opaco fino alla cappatrapunta ultra avvolgente. Unendo comfort e stile, la designer ha reinterpretato il modello pajama con i codici tecnici di Moncler: imbottito ma profilato, il completo è realizzato in seta tecnica a pois.

La maglieria occupa un ruolo centrale, in equilibrio tra rilassatezza e materia: i maglioni in lurex sulle gonne coordinate, le tute aderenti ispirate allo sci, con motivi a costine e bottoni metallici intorno alla vita, le silhouette preziose in lana merino e gli abiti infeltriti e svasati. Su alcuni capi appaiono anche Kermit e Fozzy del Muppets Show della Disney.

Il mix materico è un altro tratto distintivo di Leoni, espresso in un gioco affascinante di contrasti tattili: superfici metalliche e verniciate, i nylon iconici di Moncler – laqué, longue saison, froissé e rip-stop velato ultraleggero, rinnovati in versione sostenibile – il super curly teddy, la lana infeltrita, la grisaglia maschile leggera, la seta tecnica e la viscosa fluida.

La palette classica, di neri e di neutri, è illuminata da tocchi oro e argento, e riscaldata da note di arancio e ruggine.

Gli accessori includono cappelli e sciarpe imbottite con bordature di piume, borse profilate e stivali-zoccolo con vertiginosi plateau.

Nota sulla sostenibilità: in linea con l’impegno di Moncler per un futuro sostenibile, e con la sensibilità di Leoni verso l’ambiente e la creazione di capi responsabili, la collezione 2 Moncler 1952 donna presenta pezzi sostenibili. Tra questi, alcune giacche, abiti, pantaloni e gilet sono stati realizzati con materiali a minor impatto ambientale rispetto a materiali convenzionali, come nylon e poliestere riciclato e cotone organico, oltre a bottoni e zip in ottone e metalli riciclati.

Veronica Leoni ha un approccio al design pragmatico e al tempo stesso riflessivo: spontaneità e precisone sono la sua cifra stilistica. La designer è arrivata alla moda attraverso una laurea in lettere conseguita a Roma, sua città natale, ma deve la sua impronta estetica alla ricchezza visiva e subculturale di Londra, luogo che ha avuto un ruolo essenziale nel formare il suo gusto e la sua visione. Cruciale per la sua carriera è stata l’esperienza presso Jil Sander, dove ha ricoperto il ruolo di knitwear head designer nello stesso periodo in cui che la stessa Sander, maestra del purismo estetico, è tornata alla guida creativa del marchio omonimo. In seguito, è stata per quattro anni responsabile delle pre-collezioni presso Celine al fianco di Phoebe Philo. Veronica Leoni porta in 2 Moncler 1952, dove è responsabile del womenswear dal 2018, una visione chiara e lungimirante.