ALESSI 100 VALUES COLLECTION – DECIMO VALORE: THINGNESS

IL DECIMO VALORE DELLA ALESSI 100 VALUES COLLECTION È THINGNESS,
CELEBRATO ATTRAVERSO L’INEDITO SCHIACCIANOCI FARFALLA DI ENZO MARI

“Thingness è la “cosalità”, intesa come capacità di raggiungere l’essenza profonda di un oggetto, la sua vera ragione di esistere, prerogativa costante nei migliori progetti di design. Si può dire che un oggetto raggiunge la sua “cosalità” quando rappresenta e sintetizza quel certo gesto, quella certa operazione per la quale è stato pensato e creato: assume cioè un valore simbolico, diventa un archetipo della sua categoria. Ma quanto è difficile da raggiungere!” Alberto Alessi

Con il progetto dello schiaccianoci Farfalla, disegnato alla fine degli anni ’90 e rimasto inedito fino ad oggi, Enzo Mari ha dato vita a uno degli esempi più riusciti di ricerca della “Thingness”, valore fondante della design excellence di Alessi.
Per Alberto Alessi, Enzo Mari è uno dei designer più attenti alla ricerca della “cosalità”: “niente è superfluo o gratuitamente decorativo nei suoi progetti, ognuno dei quali ha un suo senso preciso, quasi calvinista, alla ricerca dell’essenza della tipologia presa in esame”. Nel caso di “Farfalla”, la ricerca dell’essenza si traduce nel gesto, mutuato da una officina meccanica, di girare una vite a farfalla avvitandola fino al punto di schiacciare la noce.
Decimo progetto della Alessi 100 Values Collection, questo inedito schiaccianoci rappresenta quindi quel percorso di eliminazione del superfluo che dà vita a un prodotto definito in pochi segni precisi, capaci di riassumere sinteticamente le ragioni che l’hanno portato in essere.
Un progetto archetipico di un approccio al design teso all’essenziale, un omaggio a uno dei Maestri del design italiano.

Per celebrare “Thingness”, uno dei valori portanti di Alessi, il brand ha realizzato un digital video con protagonista lo chef Pietro Leemann di “Joia”, primo ristorante Gourmet vegetariano che ha ricevuto una stella Michelin. Nel suo progetto di alta cucina vegetariana lo chef è sempre stato guidato dalla ricerca dell’essenza che si è trasposta nella purezza degli ingredienti e della trasformazione. Una pratica che diviene quasi meditativa: “In fondo il senso è, attraverso la mia cucina, comunicare qualcosa all’ospite che si siede: quello che accade è che se togliamo tutti gli orpelli che ci sono attorno, arriviamo a una sostanza e quello che è più interessante è che in quella sostanza abbiamo una felicità profonda e appagante.”


Nel secondo video dedicato a questo valore, Alberto Alessi dialoga con Francesca Giacomelli, curatrice dell’archivio Enzo Mari. Per Francesca Giacomelli, nella sua essenzialità, Farfalla sembra una metafora della ricerca di Enzo Mari, esprime infatti quattro culture: quella dell’industria che rimanda alla dimensione della fabbrica, quella artigianale che si traduce nella similitudine con il morsetto del falegname, quella classica presente nel richiamo del perno ad una colonna tortile, e quella contadina, traslata nel gesto di schiacciare la noce. “Sembra l’allegoria di quattro culture che devono seguire un’alleanza per far si che la produzione abbia significato e che la dignità di chi lavora per produrre sia rispettata”. Secondo la curatrice, nel caso di Mari la cosalità si sposa perfettamente con la sua poetica eversiva, è l’essenza della forma. Ma non è forma essenziale, non è questione di minimalismo estetico né pura formalità. Corrisponde invece all’etica, vero obiettivo dell’opera di Enzo Mari.