ANEST COLLECTIVE presenta la campagna F/W 2022 Fragmentation

Per l’autunno/inverno 2022, ANEST COLLECTIVE ha tratto ispirazione dall’introspezione visionaria del regista Stephen Kidd e dal lavoro dell’agenzia di art direction parigina Ohlman Consorti per produrre un video e la conseguente serie di immagini di campagna sul tema della “Frammentazione”: il corto segue i viaggi lineari di due soggetti nelle rispettive routine quotidiane, con intermezzi di narrazione black-and-white in un universo di immagini astratte colorate a suggerire la vita emotiva interiore che tutti viviamo.

“La collezione autunno/inverno è un riflesso del nostro stato emotivo condiviso dopo un’emergenza sanitaria che ha definito una generazione,” afferma Brendan Mullane, Contributing Creative Director di ANEST COLLECTIVE, “Dopo tutto, è un’occasione per chiedersi: ‘In che modo stiamo ricostruendo le nostre vite?’” L’idea di ‘Frammentazione’ si esprime tramite un taglio preciso, decostruito e ridotto al minimo prima di essere ri-assemblato per diventare qualcosa di completamente nuovo. “Il video cattura l’emozione che nasce quando vengono esposti i fragili meccanismi interni,” spiega Mullane.  

Il corto di due minuti è stato girato presso la Cité des Sciences et de L’Industrie (CSI) a Parigi, il più grande museo della scienza in Europa. Per la prima volta, le immagini di campagna di ANEST COLLECTIVE verranno tratte dal video: l’architettura monocromatica degli anni Ottanta che caratterizza il CSI diventa il sistema metropolitano attraverso cui i due protagonisti avanzano, in un transito senza fine.

“Le sequenze in bianco e nero mostrano il mondo fisico esteriore: la strada che percorriamo da casa al lavoro, a pranzo e di nuovo a casa,” spiega Pierre Consorti, partner di Ohlman Consorti, “Nel mezzo, la nostra vita vista da diverse angolazioni.”

“Sulla metro, quando ci muoviamo in maniera organizzata, vigili, la nostra mente è impegnata in un’attività duale in cui le emozioni sono ovunque: magari proviamo ansia o felicità, e queste sono le immagini a colori.”

Il regista canadese Stephen Kidd, storico collaboratore di Peter Lindbergh, è noto per la sua capacità di esprimere una certa fragilità nelle sue immagini in movimento. “Stiamo cercando di affrontare il concetto delle “vite duali” che tutti noi viviamo,” commenta, “perché noi viviamo nella realtà, ma c’è anche quello che avviene nelle nostre teste. Gli abiti ne rappresentano alcuni aspetti, in quanto sono elementi architettonici, ma anche ricchi di ispirazione.” 

“Nelle fasi iniziali abbiamo parlato molto con Ohlman Consorti e ANEST,” spiega Kidd, “Abbiamo parlato di filosofia, e abbiamo fatto molti riferimenti. Tuttavia, poi abbiamo continuato a semplificare. Non vogliamo farci prendere troppo da una storia. Nel video, spesso inseriamo racconto e spiegazioni. E’ bello tornare e semplificare quanto possibile.”

“Conosco molto bene il team di Ohlman Consorti e, come sempre, iniziamo il lavoro della nuova stagione con una sfida,” afferma Mullane, “Hanno coinvolto Stephen, e io ho sempre amato il suo lavoro, perciò è stata un’emozione dargli carta bianca. La sua prospettiva è diversa, si allontana dal suo stile normale. E’ stato importante offrire piena libertà di movimento e di produzione per creare un video riflessivo, emozionante e non generico in alcun senso. E’ stato un processo davvero bello.”