MONCLER MAYA 70 BY PIERPAOLO PICCIOLI

Estetica raffinata e tessuti sportivi si incontrano in una versione couture ma rilassata del piumino iconico Moncler. “Ho immaginato una giacca confortevole e disinvolta in nylon laqué. La sfida principale è stata unire i vari pannelli imbottiti e profilati, tenuti insieme da nodi di tessuto applicati manualmente.

Sono affascinato dal potenziale del capospalla sportivo, un design in cui benefici pratici e ricerca stilistica possono convivere”, afferma Pierpaolo Piccioli, che come volto della campagna ha scelto la top model Kirsten McMenamy. “Kirsten è un’artista e un’interprete: è nata per la scena e sa come divertirsi sul set.

La sua aura versatile e istrionica permea l’atmosfera di un’energia travolgente. La stessa energia che rende il nostro lavoro di qualità, oltre che divertente e unico”.

PIERPAOLO PICCIOLI
“‘Ho sempre amato il cinema e durante l’adolescenza sognavo di diventare regista. Quando ho scoperto la moda e il suo potere di racconto, ho deciso di diventare designer. Per me è stata l’evoluzione naturale di un sogno”. Dopo gli studi superiori, Pierpaolo Piccioli si iscrive all’Istituto Europeo di Design di Roma. L’impegno si affianca fin dai primi anni al lavoro d’atelier. Dopo le prime esperienze, nel1990 arriva da Fendi per lavorare sugli accessori del brand. In questo periodo si avvicina al cuore del mestiere: il contatto con l’alto artigianato italiano e la possibilità di sperimentare con un nuovo approccio. “Lavorare a stretto contatto con gli artigiani e le eccellenze italiane è stato fondamentale. Mi ha permesso di conoscere le regole per poi infrangerle e riscriverle. Il savoir-faire è la base del mestiere di un designer. È il terreno da cui parte ogni processo creativo”. Dopo Fendi, arriva da Valentino per sviluppare la nascente linea di accessori. È l’inizio di una sfida: traghettare la grande tradizione della Couture Valentino dagli abiti agli oggetti. Mantenendo intatta la tradizione, la cura e la creatività del suo fondatore. L’esperimento funziona su tutti i fronti. E nel 2008, Pierpaolo Piccioli viene nominato Co-Direttore Creativo di Valentino. “Fin dai primi giorni, il lavoro più importante sull’eredità Valentino è stato attualizzare la percezione, l’idea, l’essenza della Maison più della riproposizione del suo archivio. È stato un processo creativo che ha preso a modello il modus operandi dell’Atelier della Couture. Ovvero, l’eccellenza umana tradotta in ogni singolo dettaglio. Dagli show alle collezioni, dalle collaborazioni ai negozi”. In pochi anni, Valentino diventa un marchio di riferimento per il fashion system e un caso di successo internazionale. Nel 2016, Pierpaolo Piccioli diventa il Direttore Creativo della Maison. È l’inizio di un nuovo corso, un’ulteriore evoluzione per il marchio italiano “Sono interessato all’idea di umanesimo che alimenta la creatività. La compagine umana che forma questa Maison è per me il miglior team possibile. Qui ho capito che non esiste innovazione senza una conoscenza profonda della tradizione. Allo stesso tempo, so che il senso di limite che scaturisce da questa consapevolezza ti regala la libertà di pensare a come superarlo. Questo, in sintesi, sarà il nuovo corso di Valentino: un racconto umano, personale e insieme corale, di una storia ancora da scrivere”.