VESTIAIRE COLLECTIVE | IL NUOVO IMPACT REPORT RIVELA GLI ULTIMI TREND NEL SETTORE MODA LUXURY

Vestiaire Collective, la piattaforma leader nella rivendita di articoli di moda, ha pubblicato oggi, a distanza di un anno, il suo secondo Impact Report, rivelando i trend dal maggior impatto nel settore della seconda mano e il modo in cui i consumatori stanno cambiando le loro abitudini per abbracciare un nuovo modo di fare shopping, non solo circolare, ma che permette anche di far aumentare il valore dei propri articoli. Nel 2022, la maggior parte (53%) del catalogo di Vestiaire Collective consisteva in articoli di lusso e firmati: dal 2021 al 2022, gli annunci di borse, gioielli e orologi di lusso (articoli chehanno la più lunga durata di vita) sono aumentati del 33%. I capi di abbigliamento e gli accessori vintage (ossia articoli che hanno almeno 15 anni) erano molto ricercati nel 2022, con un totale di oltre 55 milioni di clic.

L’influenza della cultura pop sul settore della rivendita
Il 2022 è anche stato l’anno in cui il settore della rivendita ha subito l’influenza di eventi e figure chiave dell’universo della moda. Il giorno dopo l’evento, l’abito-spray indossato da Bella Hadid alla sfilata della collezione Primavera/Estate 2023 di Coperni ha fatto schizzare a +345% i “mi piace” per gli articoli del brand sulla piattaforma, mentre l’influenza di Glenn Martens in quanto direttore artistico di Diesel ha fatto aumentare del 297% le ricerche per il brand dal 2021 al 2022. Anche la morte di alcuni stilisti ha contribuito a riaccendere l’interesse nei confronti del loro lavoro e dei brand che rappresentavano. A seguito della morte di Thierry Mugler nel gennaio 2022, i like sugli articoli Mugler sono cresciuti del 1.131%, mentre, lo scorso dicembre, l’annuncio della morte di Vivienne Westwood ha fatto aumentare le ricerche per gli articoli del suo brand del 613%.

Le preoccupazioni ambientali spingono a una crescente accettazione dell’abbigliamento di seconda mano
L’ultimo Impact Report di Vestiaire Collective rivela anche la misura in cui le piattaforme di rivendita (che permettono ai consumatori di far aumentare il valore dei loro acquisti) stanno rivoluzionando l’industria della moda. L’82% degli articoli acquistati su Vestiaire Collective evita l’acquisto di un articolo nuovo, una percentuale in aumento rispetto al 70% del 2022, a dimostrazione del fatto che la rivendita si è radicata nell’approccio dei consumatori all’acquisto di articoli di moda. Non solo la piattaforma consente di evitare i danni ambientali legati alla produzione tessile, ma sta anche contribuendo a cambiare le abitudini di acquisto dei consumatori. Come conseguenza di questo effetto «upscale», la maggior parte (58%) degli utenti di Vestiaire Collective acquista meno capi nuovi di fast fashion poiché può trovare articoli di qualità superiore a un prezzo comunque accessibile sul mercato della rivendita. 8 utenti su 10 (80%) di Vestiaire Collective affermano che la possibilità di acquistare e vendere capi di alta moda e di lusso di seconda mano li aiuta a investire in capi di qualità superiore, che durino più a lungo nel tempo e dallo stile classico, mentre l’85% dichiara di essere disposto ad acquistare meno capi, ma migliori. Tre quarti (75%) degli utenti di Vestiaire Collective ritengono che la moda di seconda mano sia socialmente più accettabile oggi rispetto a cinque anni fa, apparentemente sulla spinta delle preoccupazioni riguardo alla sostenibilità. Nel frattempo, più della metà degli utenti di Vestiaire Collective (52%) dichiara di acquistare sulla piattaforma per ridurre il proprio impatto ambientale, mentre quasi 6 su 10 (56%) affermano che essere a conoscenza del risparmio ambientale di questo modello di consumo li incoraggia ad acquistare più articoli di seconda mano.